lunedì 30 gennaio 2012

Mi scappa un vaffanculo - giorni 3 e 4

Tornata ieri, sfatta e rincoglionita appena dopo pranzo, giusto in tempo per la partita di R. Salto sul treno e cambio tre tram giusto per vederlo e finisce che litighiamo dopo dieci minuti che siamo insieme. Amore, amore. Amore proprio un cazzo.
Finisce che scazzata prendo i tram e il treno per tornare a casa dove nevica come non mai e arrivo con un ritardo spaventoso, litigo pure con i miei e non ho finito i compiti per il lunedì, di bene in meglio.
Sono così nervosa che le stomaco mi si spacca in due e non riesco a stare ferma ma nevica troppo per pensare di fare quattro passi per sfogarmi, così mangio e so che non dovrei, con un tremendo senso di colpa mi abbuffo come se non ci fosse un domani. Non ricordo quanto ho mangiato e cosa.
Poi la scuola oggi. La prof di architettura attacca con la solita manfrina, sei lenta, ti distrai, come pensi di fare l'esame eh Alana?
Come pensi di riuscire anche solo ad arrivarci? Ti devi impegnare?
E come faccio se l'unico pensiero è la fame che ho? Mi odio mentre mangio per non pensare alle parole di R, a quelle di mia madre, di mio padre e della prof che mi vuole morta. Non riesco a smettere mi faccio schifo, vorrei vomitare e non ci riesco, piango per il nervoso e la china si sbava tutta sulla merda di progetto che ho mollato sul tavolo.
Schifo, schifo, schifo e mi scappa un vaffanculo a me stessa e pure a lui e mia sorella, così perfetti, magri, intelligenti e atletici che sembrano appena usciti da Vogue, mi sento una merda e quando mi scappa la lametta che stavo usando per sistemare il disastro e mi taglia un dito, un po'mi sento meglio.
Ho ripreso quel poco che avevo perso e in più mi deve venire il ciclo. Risultato, mi sento una palla enorme, schifosa e orrenda.
Fanculo al mondo, domani niente cibo, magari mi sento meglio, chi lo sa.

Nessun commento:

Posta un commento